Attualità di Auschwitz
Proprio ieri sono stato a visitare i due campi nazisti di concentramento e sterminio di Auschwitz e Birkenau e oggi leggo l'agghiacciante dichiarazione del ministro Salvini circa l'anagrafe dei Rom e dei Sinti presenti sul nostro territorio nazionale.
Ecco, mi pare che si sia già dimenticata la nostra storia più recente... dopo soli 73 anni, si torna a invocare il nazionalismo, il populismo e il razzismo quali soluzioni alla crisi economica che ci ha colpiti in questi ultimi 10 anni: abbiamo già archiviato l'insegnamento che il solo nome di Auschwitz dovrebbe evocarci.
Escludere chi è diverso per cultura, orientamento sessuale o religione, oltre ad essere vietato dalla dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, è anche inutile, non risolve i problemi economici o di sicurezza del paese, anzi, crea solo un clima di odio e di violenza che peggiora la situazione.
Queste poche settimane di governo giallo-verde stanno azzerando tutte le nostre difese immunitarie sorte con la resistenza e alimentate finora dall'antifascismo... l'Italia sembra essere tornata indietro di 80 anni, a quel 1938 che produsse l'anagrafe degli ebrei e condusse alla loro espulsione.
Non ci meritiamo tutto questo! Dobbiamo reagire, opporci a questo tipo di politica.
Mi ritorna alla mente una bella poesia attribuita a Brecht: "Prima di tutto vennero a prendere gli zingari, e fui contento, perché rubacchiavano. Poi vennero a prendere gli ebrei, e stetti zitto, perché mi stavano antipatici. Poi vennero a prendere gli omosessuali, e fui sollevato, perché mi erano fastidiosi. Poi vennero a prendere i comunisti, e io non dissi niente, perché non ero comunista. Un giorno vennero a prendere me, e non c'era rimasto nessuno a protestare".
Ecco, io non intendo rimanere da solo, pertanto, protesto!
Credo che questa sia la lezione più attuale di Auschwitz : non lasciamo assopire le nostre coscienze, protestiamo! Come? Anche semplicemente andando a votare domenica per il ballottaggio delle elezioni comunali e sostenendo Andrea Serfogli quale candidato sindaco della nostra città! Non si tratta di un voto espresso unicamente per la persona di Andrea, ma anche per l'idea politica che egli rappresenta e, soprattutto, simboleggia la nostra Resistenza contro i nuovi rigurgiti populisti della Lega.
Concordo con tutto ciò che hai scritto, mio padre è stato deportato in Germania aveva 16 anni , quando tornò il fratello lo incontrò per primo per la strada e non lo riconosceva.... io speravo di non avere paura per attacchi alla democrazia, ma invece oggi con questo governo dobbiamo temere ciò che è stato ottenuto con tanto dolore e con tanta gioia per averlo guadagnato
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